Il 27 maggio abbiamo celebrato la Giornata della Medicina d’Urgenza (Emergency Medicine Day): una giornata istituita per pensare e parlare di medicina d’urgenza e di cure mediche.
Di quante pandemie abbiamo bisogno per chiarire che la medicina d’urgenza dovrebbe essere una specialità in tutto il pianeta e che abbiamo bisogno di più medici, infermieri e risorse. Chiedi di più #emergencymedicineday
The 27th May is the Emergency Medicine Day. Find out more on: https://t.co/YiH6wPiSqo
Participate to the #EMDAYCHALLANGE: https://t.co/2RDkRZx9Vg #EmergencyMedicineDay pic.twitter.com/CKevDPFYUN
— EUSEM YEMD (@EusemY) May 26, 2020
La pandemia di COVID-19 ha messo in particolare evidenza proprio l‘importanza della medicina d’urgenza per far fronte alle emergenze.
Today is #EmergencyMedicineDay, founded by @EuropSocEM to value the work of⚕️professionals
We support @EmergencyDay's initiative "For better emergency care, Ask for more doctors, more nurses, more services"
Join & take action: https://t.co/l5P8uVSQYKhttps://t.co/bGLcra37Kh
— EENA112 (@112_sos) May 27, 2020
I medici stessi talvolta sono diventati pazienti delle strutture di medicina d’urgenza. E in alcuni casi purtroppo sono caduti vittima del nuovo coronavirus.
Una testimonianza ci viene dalla Dott.ssa Petrino proprio in occasione della giornata del 27 maggio:
EENA e AREU
In occasione del 27 maggio, l’Associazione Europea dei Numeri di Emergenza ossia la European Emergency Number Association (EENA) ha pubblicato un documento in collaborazione con l’AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) della Lombardia sulla loro risposta all’emergenza COVID-19.
How did the region of Lombardy?? handle the unprecedented pressure on its call-takers & ambulance dispatching during #COVID19?
Discover the lessons learnt from actions taken by @AREULombardia to quickly adapt their #emergencyresponse facing the pandemic: https://t.co/7fSJLaFezv pic.twitter.com/EiM30BVuSk
— EENA112 (@112_sos) May 27, 2020
Come ha gestito la regione Lombardia?? la pressione senza precedenti sui suoi addetti alle chiamate e l’invio di ambulanze durante #COVID19?
Scoprite le lezioni apprese dalle azioni intraprese da @AREULombardia
per adattare rapidamente la loro risposta di #emergenza di fronte alla pandemia.
La Risposta all’Emergenza COVID-19
Marta Azevedo Silva, responsabile comunicazione e stampa dell’EENA, ci ha cortesemente fornito questo interessante resoconto sui risultati ottenuti:
L’Agenzia AREU supervisiona sia i punti di contatto di primo livello del 112 per i cittadini, sia i centri di secondo livello di invio delle ambulanze per il soccorso medico (chiamati in gergo tecnico Public Safety Answering Points (PSAPs)).
#COVID__19 Gli scatti di #AREU durante l'emergenza.
Foto di Martina Santimone @MartiSantimone .https://t.co/zJTaVaOlPH— AREU – Lombardia (@AREULombardia) May 28, 2020
L’attuale pandemia di COVID-19 ha posto sfide senza precedenti per le organizzazioni di pronto intervento.
I call center hanno dovuto affrontare un elevato volume di chiamate ed è stata esercitata un’enorme pressione su tutti i professionisti del settore, compresi gli addetti alla risposta delle chiamate di emergenza, quelli che si occupano del coordinamento dei mezzi e i soccorritori medici di emergenza.
L’epidemia ha avuto un forte impatto sull’Europa, in particolare sulla regione Lombardia.

È importante notare che la Lombardia è la regione più popolosa d’Italia – su 60 milioni di persone che vivono nel Paese, 10 milioni vivono in questa regione settentrionale.
Come tale, è stato importante capire come la regione ha gestito e sta ancora gestendo l’epidemia e quanto velocemente si è adattata a questa situazione senza precedenti.
Il dott. Alberto Zoli, Direttore Generale dell’AREU (agenzia attivata in Regione Lombardia nell’aprile 2008), ha spiegato in un webinar organizzato dalla European Emergency Number Association (EENA) il 27 marzo 2020 che il virus ha colto di sorpresa tutti, incluso i servizi di emergenza:
“È stata una cosa improvvisa, non c’era nessun allarme precedente se non quello che proveniva dalla Cina e che ci aveva fatto prevedere un piano a livello nazionale ma che ancora non aveva visto la luce. Quindi ci siamo organizzati di corsa”.
Come sono cambiate le procedure di triage?
In appena un giorno, l’AREU ha dovuto trovare una soluzione e ha sviluppato una speciale procedura di triage nei Centri Unici di Risposta 112 per iniziare a valutare i casi di COVID-19.
L’obiettivo era quello di reindirizzare l’elevato volume di chiamate non di emergenza verso un numero verde, in modo da dare spazio alle vere emergenze relative al COVID-19 e ad altri casi altrettanto urgenti.
Importantissimo il grande lavoro svolto nella Centrale del Numero Verde Regionale dedicato all'emergenza #coronavirus 800.894545. Da contattare per dubbi, domande o sintomi sospetti.
Chiamare il NUE 1 1 2 solo per le reali emergenze!!!#FermiamoloInsieme #covid19 pic.twitter.com/ub1iiHmbnp— AREU – Lombardia (@AREULombardia) March 14, 2020
Ma la situazione mutava e anche AREU ha adattato rapidamente le sue procedure. Quando il virus ha raggiunto il suo apice e sono apparsi nuovi focolai, è stato necessario apportare ulteriori aggiustamenti. Si è cercato di alleviare ulteriormente la pressione sui PSAP delle ambulanze, istituendo dei PSAP temporanei di supporto, che sono stati creati per distribuire i casi secondo le priorità. Il sovraccarico di queste centrali, infatti, stava avendo un effetto a catena, generando un impatto negativo sul lavoro degli operatori telefonici del 112.
Questo ha comportato un’ulteriore ottimizzazione delle procedure di triage durante l’intervista telefonica del 112 e ha garantito un enorme miglioramento della qualità del servizio in periodi di criticità.
Cristina Lumbreras, direttore tecnico dell’Associazione europea dei numeri di emergenza (EENA) ha sottolineato l’importanza di questo documento: “La condivisione delle migliori pratiche (best practices) è un ottimo modo per prepararsi alle sfide future che potrebbero sorgere per i servizi di emergenza”.
Accedi al documento completo qui.
Marta Azevedo Silva
Responsabile comunicazione e stampa EENA
Considerazioni Finali
Abbiamo parlato dell’epidemia di COVID-19 e di come le nuove tecnologie possono aiutare nell’affrontarla in questo articolo recente: COVID-19: Nuove Tecnologie Per Contrastare l’Epidemia di Coronavirus.
Nel caso di gravi emergenze, che causano stress sul sistema, la tecnologia non basta: la risposta di AREU mostra come sia necessario ottimizzare le procedure e le risorse per far in modo di riuscire a gestire carichi straordinari. Il risultato ottenuto è stato risolutivo: come mostra il documento pubblicato da EENA, AREU è riuscita a contenere i ritardi e a ripristinare una situazione quasi normale per tutto il periodo di crisi sanitaria.
Ringraziamenti
Per questo articolo ringraziamo Marta Azevedo Silva, responsabile comunicazione e stampa EENA, e Luca Roberto Bergonzi, chairman of Tech & Ops committee l European Emergency Number Association – EENA112.
E non ultimi ringraziamo tutti i medici, gli infermieri, gli operatori e i volontari che hanno combattuto con incredibile coraggio l’emergenza COVID-19.
#fermiamoloinsieme
I medici, gli infermieri, gli operatori e i volontari lavorano ogni giorno senza sosta e con coraggio per combattere il #Coronavirus.
È arrivato il momento di ringraziarli e far loro sentire la tua vicinanza: manda un'email a [email protected] pic.twitter.com/wMDVTBxiP3— Regione Lombardia (@RegLombardia) March 17, 2020
Per imparare di più sull’importanza delle nuove tecnologie mediche in rapida evoluzione, e per un elenco di riferimenti ad esempi ed applicazioni pratiche in cui si utilizza l’eHealth per salvare vite o migliorare la salute, consigliamo il lettore di partire dalla pagina dedicata: Cos’è l’e-Health (Digital Health), che abbiamo aggiornato ed espanso recentemente. Ulteriori approfondimenti e spunti sono disponibili in articoli come l’Editoriale: eHealth per Salvare Vite, Importanti Novità dalla Conferenza EENA 2018 di Lubjana, Architettura Pan-Europea delle App per le Emergenze (PEMEA), eCall: Chiamata di Emergenza dall’Auto.
Volete rimanere aggiornati sull’affascinante mondo dell’e-health? E continuare a leggere di come la salute digitale dopo aver segnato l’inizio di una rivoluzione epocale nel fare medicina e nel curare i pazienti evolverà in futuro? Di come la digital health (ad esempio con la mobile health) possa entrare ogni giorno nelle case di tutti e fornire importanti ausili per prendersi maggior cura del nostro bene più prezioso, ossia la nostra salute? Allora iscrivetevi alla nostra newsletter!
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